Soluzioni per atrofie ossee

La maggioranza delle atrofie mascellari severe devono essere risolte con interventi chirurgici assai traumatici che richiedono approcci complessi. Ciò richiede più formazione da parte del professionista, tempi di trattamento più lunghi e più risorse da parte del paziente.

BTI propone soluzioni senza ricostruzioni complesse, meno invasive grazie agli impianti più stretti e più corti, per affrontare questi casi più facilmente.

I protocolli più semplici comportano una maggiore predicibilità. L'assenza di complicazioni postoperatorie garantisce una più alta percentuale di successo chirurgico con conseguente maggiore soddisfazione del paziente che segnalerà l'esperienza positiva contribuendo alla crescita professionale del medico.

Una chirurgia meno invasiva aiuta a convincere il paziente ad accettarla perché non sarà causa di dubbi o timori, non ritarderà la riabilitazione e non comporterà costi elevati.

Gli impianti 3.0 permettono di trattare l’edentulia totale e parziale in presenza di volume osseo moderato, senza precedenti fasi di incremento osseo.

In situazioni di grave atrofia, utilizzando il kit di espansori e la tecnologia PRGF – ENDORET®, la tecnica di espansione può essere eseguita in modo meno invasivo per ottenere un volume osseo appropriato.

Gli impianti corti permettono di trattare l’edentulia con atrofia moderata in una sola fase chirurgica:

• senza rialzo del seno mascellare
• senza rischi nella mandibola inferiore dovuti alla vicinanza del nervo alveolare
   

In situazioni di grave atrofia, la fresa a taglio frontale e la tecnologia PRGF – ENDORET® consentono di semplificare l'approccio chirurgico della mandibola e del seno mascellare.

Secondo gli studi sugli elementi finiti di BTI:

• l'impianto, una volta osteointegrato, indipendentemente dalla sua lunghezza, diametro e geometria, trasmette lo stress all'osso lungo le prime 3 spire, diminuendo progressivamente in direzione apicale
• l'aumento del diametro dell'impianto riduce lo stress sull'osso adiacente del 20-30%
   

Quindi, per ridurre le sollecitazioni sull'osso adiacente, BTI raccomanda di:

• utilizzare impianti corti con il diametro più grande possibile
• aumentare il numero di impianti stretti nelle riabilitazioni multiple, riservandone l’uso come impianti singoli agli incisivi inferiori e ai laterali superiori

Oltre 15 anni di ricerca clinica dimostrano il buon funzionamento degli impianti corti e stretti. I loro tassi di sopravvivenza sono simili, e in alcuni casi superiori, a quelli degli impianti di lunghezza e diametro standard.

Anitua E, Alkhraisat MH. 15-year follow-up of short dental implants placed in the partially edentulous patient: Mandible Vs maxilla. Ann Anat. 2019.

Anitua E, Alkhraisat MH. Single-unit short dental implants. Would they survive a long period of service? Br J Oral Maxillofac Surg. 2019

Anitua E, Alkhraisat MH. Fifteen-Year Follow-up of Short Dental Implants in the Completely Edentulous Jaw: Submerged Versus Nonsubmerged Healing. Implant Dentistry. 2019